In medicina, il concetto di genere si sta ampliando enormemente, per andare oltre le tradizionali definizioni binarie di maschio e femmina. Tuttavia, il percorso per un riconoscimento pieno e consapevole delle identità di genere è tutt’altro che lineare. Come ginecologa, mi rendo conto di quanto sia complesso e sfaccettato l’universo del genere e di quanto sia importante affrontarlo con sensibilità e competenza. Dietro ogni paziente ci sono storie di autodeterminazione, ricerca di sé e, talvolta, di sofferenza. Parlare di genere significa muoversi in un campo vasto e complesso, in cui concetti come identità di genere, sesso biologico e orientamento sessuale si intrecciano, ma non sono mai del tutto sovrapponibili. Riconoscere questa complessità è il primo passo per offrire un supporto autentico e informato, specialmente da parte di noi medici. Comprendere appieno questi concetti richiede un ascolto attento e una prospettiva che vada oltre le semplificazioni. Ed è da questo punto che vorrei partire.