Viale delle Cascine 152/F, 56122 Pisa – Italia
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La colposcopia soprattutto per studiare eventuali anomalie delle cellule del collo dell'utero evidenziate con il Pap-test. Serve anche a indagare la causa di sanguinamenti dalla vagina, soprattutto dopo i rapporti sessuali, o di dolori pelvici. Durante l'esame la paziente deve assumere la posizione ginecologica (esattamente come per il Pap-test) e la vagina viene dilatata con un apposito strumento, chiamato speculum. Lo studio della cervice uterina avviene tramite un colposcopio, uno strumento che non viene inserito all'interno della vagina, ma consente di esaminare la zona interessata come con un binocolo. Il medico può applicare alla cervice alcuni liquidi (per esempio acido acetico o soluzioni iodate) che servono a visualizzare meglio eventuali anomalie cellulari. È bene quindi segnalare la presenza di allergie a queste sostanze. Nel corso dell'esame possono talvolta essere eseguiti piccoli prelievi di tessuto (biopsia) o asportate direttamente le parti anomale (elettroescissione, LLETZ). L'esame, dalla durata di circa 20 minuti, non è doloroso e non comporta alcun rischio (nè a breve nè a lungo termine).
La Colposcopia è indicata nelle seguenti condizioni:
La vulvoscopia che, in genere precede la colposcopia, consiste nell'osservazione della vulva e dei tessuti circostanti previa colorazione con acido acetico. Anche in questo caso si utilizza il colposcopio. Non è necessaria l'introduzione dello speculum, per cui l'esame risulta assolutamente indolore.
In definitiva, la Vulvoscopia ha lo scopo di:
Il Pap-test consiste nel prelevare mediante un'apposita spazzola (cytobrush) una piccola quantità di cellule provenienti dalla superficie del collo dell'utero. Queste cellule vengono quindi strisciate su di un vetrino trasparente (Pap-test tradizionale) o diluite in un liquido fissativo (Thin-Prep) ed inviate ad un laboratorio per l'analisi al microscopio. L'analisi al microscopio del campione consente di rivelare la presenza di cellule suggestive di un'infezione, di una lesione precancerosa o di cancro.
Il Pap-test può salvare la tua vita. L'analisi al microscopio delle cellule del collo dell'utero permette infatti di identificare la presenza di anomalie cellulari suggestive di cancro o di lesioni "precancerose", cioè capaci di evolvere in un lasso di tempo più o meno lungo in cancro.
Il cancro del collo dell'utero ha degli stadi di progressione ben definiti, e le possibilità di trattamento e di guarigione sono molto più alte quando questo viene scoperto in un epoca precoce, cioè prima che si sia diffuso dal collo dell'utero ad altre parti del corpo.