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10 Dic 2020

Perimenopausa

“La perimenopausa è il periodo che precede la menopausa. Si caratterizza con le prime irregolarità del ciclo mestruale, e termina dopo 12 mesi consecutivi di assenza del ciclo. Da questo momento in poi la donna entra in menopausa.”


Sembra  opportuno precisare la differenza tra perimenopausa e premenopausa.

La premenopausa infatti una fase, che può durare anche diversi anni e che conduce alla perimenopausa. Essa infatti comincia ad evidenziare implicazioni e caratteristiche in cambiamento, sia biologiche che cliniche che psicologiche e che conducono alla fine della età fertile. Si tratta perciò di una fase molto delicata di transizione nella vita di una donna.

La perimenopausa invece si caratterizza per la comparsa di maggiori irregolarità mestruali e sintomi tipici (vampate di calore, insonnia, dosforia, dolori articolari, ecc) e termina dopo un anno completo di amenorrea, definendo così il “final mestrua period” (FMP).

I cambiamenti che avvengono in corso di transizione menopausale sono molteplici, ma possiamo determinare come sia la cessazione graduale dell’attività ovarica (sia per numero di follicoli che per qualità di ovociti) la caratteristica che individua la fase centrale di questo periodo biologico.

La fecondità e di conseguenza la probabilità di gravidanza diminuisce in questo periodo perimenopausale in modo rilevante. La condizione di anovulatorietà, unita a scarsa qualità ovocitaria, porta a diminuire considerevolmente il tasso di fecondità rispetto a donne con età meno avanzata.

Nonostante questo, la gravidanza è un evento possibile e non raro nelle donne che stanno attraversando questa fase.

Si stima che circa 26 gravidanze su 1000 siano di donne con età maggiore di 40, ma che un terzo di queste non siano cercate o intenzionali.

Essendo ovviamente gravidanze più a rischio e con più elevato numero di eventi ostetrici sfavorevoli, ma anche di aborti spontanei e anomalie cromosomiche del feto, è importante che vengano utilizzati contraccettivi in modo consapevole e oculato, tenendo conto di evidenze scientifiche e considerando i rischi e i benefici che portano con sé, nell’utilizzo da parte di donne con possibili caratteristiche di comorbidità medica.

Riportiamo qui sotto un breve elenco, non esaustivo dei metodi contraccettivi più opportuni.

  • Uso di COC

I Contraccettivi Orali Combinati possono essere utilizzati in donne sane e non fumatrici, e questo ha sensibilmente migliorato la possibilità di scelta contraccettiva per le donne in perimenopausa.

Inoltre i COC di terza e quarta generazione sono caratterizzati da varianti di componenti progestinici e sembrano portare ulteriori benefici per la salute della donna in questa età e vengono utilizzati anche per i loro benefici non contraccettivi come il disturbo disforico premestruale e le menometrorragie molto frequenti in questo periodo di transizione.

  • Uso di POP

La Pillola con solo Progestinico è consigliata per le donne oltre i 40 anni per la minimizzazione del rischio di TEV (tromboembolie venose).
Svantaggi: la possibilità di incidenza di sanguinamentI irregolari è molto alta e ciò può scoraggiarne l'uso. 
Vantaggi nell’utilizzo di contraccettivi ormonali: i contraccettivi ormonali danno benefici anche di tipo non contraccettivo nelle donne in perimenopausa. Essi spesso infatti sono utilizzati nella risoluzione di problemia di sanguinamenti anomali, o di protezione endometriale (in corso di terapia con estrogeni) o di protezione dell’apparato scheletrico.

Contraccezione nelle donne in perimenopausa. 

Le principali società scientifiche, tra cui CDC, American College of Obstetricians and Gynecologists e The North American Menopause Society raccomandano la continuazione della contraccezione nelle donne in questa fase e danno importanti informazioni sul momento più appropriato per l’interruzione della contraccezione

Riportiamo qui brevemente alcune linee guida:

  • I metodi non ormonali, come lo IUD in rame, possono essere utilizzati fino al momento della menopausa (definita dopo 1 anno di amenorrea).

  • Le pazienti possono continuare l’assunzione di soli progestinici o COC fino ai 50-55 anni (se non ci sono controindicazioni personali ed eventualmente valutare di nuovo le opzioni contraccettive nel caso di cambiamento di i fattori di rischio della donna). A menopausa conclamata, le donne potranno interrompere la contraccezione ormonale e iniziare la terapia ormonale sostitutiva. Per accertare lo stato menopausale può essere utile il dosaggio di FSH ed estradiolo.  

Concludiamo con qualche punto importante 

Arrivare all’età della menopausa è una fase delicata nella vita di una donna. Ci sono in gioco cambiamenti ormonali, psicologici e fisici.
L’uso dei contraccettivi in perimenopausa è un elemento che può migliorare la qualità della vita e la prevenzione primaria di molte problematiche, oltre a prevenire una gravidanza.

Una terapia deve supportare la donna in questo periodo della vita e assicurare per quanto possibile approccio trasversale per aiutare una fase perimenopausale più dolce e tollerabile possibile.
Ciò include anche raccomandazioni su stile di vita e alimentazione, che possono avere un ruolo rilevante in tutto il quadro.
 


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