Viale delle Cascine 152/F, 56122 Pisa – Italia
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|inIn questo articolo parliamo di sessualità e di piacere femminile, argomento di cui si parla ancora poco in generale ed in menopausa in particolare, come se le donne, una volta cessato il loro “ ruolo riproduttivo”, non avessero più diritto ad una sessualità appagante. Lo stereotipo della sessualità vissuta come "dovere", non è ancora scomparso dalla testa e dalla vita di troppe donne; anche in quelle che soffrono di patologie come la vulvodinia (il cui sintomo prevalente è il dolore durante i rapporti sessuali) a cui spesso non viene dato credito, ma che vengono ancora “colpevolizzate” del loro dolore e che alla fine sono costrette a rinunciare al loro piacere ed alla loro sessualità. Oggi ci soffermiamo a parlare proprio della sessualità femminile della donna in pre e post menopausa.
Scopo di quest'articolo, è quello di stimolare una riflessione su questo tema “tabù” come primo passo verso la ricerca di un rinnovato benessere. Quante di voi parlano col proprio ginecologo di sessualità? Quanti dei pèrofessionisti che consultate vi chiedono direttamente informazioni sulla vostra sfera sessuale?
Non c'è da sorprendersi che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità definisca la sessualità come "un aspetto complesso e centrale dell'essere umano lungo tutto l'arco della vita [...]". Complesso, perché influenzato dall'interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali. Centrale, perché coinvolge il benessere fisico, emotivo, mentale e sociale e influisce direttamente sulle relazioni. Lungo tutto l'arco della vita, perché la sessualità non è una prerogativa esclusiva delle persone giovani.
Eppure, se già per le donne in età fertile l'argomento è spesso un tabù, parlare di sessualità in menopausa è ancora più inusuale. Una corretta informazione invece, potrebbe rendere le donne più consapevoli dei loro bisogni, che mutano al mutare dell'età. Porre maggiore attenzione alle esigenze del fisico in questa fase della vita può avere grandi benefici sulla salute sessuale ed è fondamentale per continuare a coltivare le proprie relazioni con vitalità e allegria, a prescindere dall'età biologica.
Quello che caratterizza in particolare la sessualità femminile e di conseguenza la salute sessuale della donna, sono tre aspetti fondamentali e che interagiscono tra loro, cambiando in ogni fase della vita femminile: l'integrità anatomo-funzionale del proprio corpo (chiamata funzione sessuale), l'identificarsi o meno con un determinato progetto genetico (Identità sessuale), e infine la capacità di esprimere eroticità e intimità (relazione sessuale).
I cambiamenti del nostro corpo in questa fase portano ad una vera e propria ristrutturazione di tutte le dimensioni dell'identità femminile e a maggior ragione in un mondo in cui l'età media aumenta costantemente, ma insieme ad essa aumenta il valore eccessivo attribuito alla bellezza fisica e alla giovinezza, influenzando l'ideale estetico dell'io. Inoltre, a livello fisico, il deficit nella concentrazione di estrogeni dovuta alla cessazione della funzione ovarica, porta a inevitabili problemi di atrofia genitale ed è importante sapere che tutte le donne, in questa fase, hanno bisogno di fare terapia locale per la difesa del trofismo vaginale, tenendo ovviamente conto delle differenze individuali e di come la relazione o gli aspetti psicologici possano influenzare la loro attività sessuale.
Il presupposto da cui partiamo è quello che "il corpo non sbaglia mai", e che sentire dolore non può più essere considerata una cosa "normale", una "suggestione", né un limite insuperabile o qualcosa con cui "bisogna fare i conti e tenerselo". Conoscenza e consapevolezza di questi argomenti sono il primo passo verso la ricerca di una soluzione ai disagi della sfera intima: condividere con partner e ginecologo/a i propri disagi è estremamente importante. Parlare senza sensi di colpa con il proprio partner, del possibile e frequente calo del desiderio, spiegando l’importanza di avere “più attenzioni” e preliminari per poter “sentire” quello che prima magari avveniva in un attimo, è fondamentale. Invece molte donne continuano a non dire e a soffrire in silenzio, determinando un vero “danno” sulla loro sessualità. Infatti insistere con rapporti penetrativi dolorosi non solo rischia di creare “danni tissutali” alla mucosa del vestibolo e della vagina, ma determina spesso un irrigidimento della muscolatura (ipertono) con quella sensazione spesso riferita come “un muro”, oppure “sembra che si sia chiusa”. Infine, tutto questo allontana dall’esperienza perché le donne, per paura del dolore o semplicemente per mancanza di desiderio, spesso cercano di evitare i rapporti e questo, di certo, non giova al benessere della coppia.
Le persone mature hanno il diritto di vivere bene il loro corpo! L'invito è quello di cercare e ritrovare insieme al proprio partner, con una rinnovata diversa complicità, una dimensione di gioco, di spensieratezza, che possa attenuare il disagio dei cambiamenti corporei partendo dal presupposto che questi interessano o interesseranno entrambe le parti, accettandoli con serenità, accogliendoli, magari con una bella risata e con la consapevolezza che non esistono solo i corpi sodi e rotondi, ma anche quelli meno tonici, con la pelle un po' meno radiosa e il seno un po' meno turgido, e che questi corpi vanno bene così e hanno ancora voglia di ballare, muoversi, giocare, danzare, divertirsi e fare l'amore!
Se vuoi andare più a fondo in questo argomento, ti consiglio la registrazione di questo webinar, organizzato nel 2021 dall'associazione inPerFormat, in cui ho spiegato come avvengono questi cambiamenti a livello ormonale e come gli altri fattori esterni possono influire sulla tua identità in questa fase molto delicata. Guarda il video! All you Need is Love.