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Pagina Il Tirreno Ospedale Lotti Barbara Del Bravo
29 Gen 2017

Il Lotti di Pontedera è il miglior ospedale dove far nascere un figlio

Ospedale Lotti di Pontedera

Estratto da Il Tirreno - 23 Dicembre 2016

PONTEDERA. Il punto nascita più gradito dall’utenza in Toscana è quello dell’ospedale Lotti con i suoi circa mille parti all’anno, dato in media con quello degli ultimi anni. Lo dicono i risultati di un’indagine dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e, sia pure in un contesto diverso, la relazione del Mes (il laboratorio Management e Sanità della Scuola Sant'Anna) dopo che nel 2012 aveva fotografato una percezione negativa della struttura da parte dei pazienti e che ora ha ribaltato questa “classifica” e considera il punto nascita del Lotti al primo posto per la qualità nei rapporti con l’utenza. Negli ultimi mesi c’è stato un percorso di rilancio portato avanti da medici, ostetriche, infermieri e da tutto il personale che lavora all'ospedale e sul territorio, nei distretti socio sanitari, coperto dall'Asl, compresa la Valdicecina.

Ecco che ora sono arrivati i due attestati: il reparto è primo in Toscana (secondo i dati Agenas) per la capacità di ridurre al minimo le complicanze ostetrico-ginecologiche nel travaglio e nel parto, e primo (secondo i dati Mes) per la valutazione degli utenti e per la capacità di miglioramento.
Il risultato è stato salutato con un brindisi da parte di tutto il personale del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale, diretto da Massimo Srebot. Lo scatto di orgoglio, dopo che erano state evidenziate criticità, è servito a migliorare un servizio.
«C’è stata una revisione delle procedure nei comportamenti e nell’organizzazione logistica del reparto e i risultati sono stati buoni – ha spiegato il dottor Srebot davanti agli operatori - Siamo riusciti a fare autocritica e migliorarci grazie anche al lavoro di squadra. Colgo l’occasione per fare i complimenti a tutto il personale del reparto», ha concluso il medico durante un breve incontro servito anche per gli auguri di Natale.
«La qualità dell’assistenza sanitaria è fondamentale – ha detto Srebot – ma serve anche la qualità ambientale e nell’accoglienza».
Dopo l’impegno speso per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza, ora il reparto chiede all’azienda Asl di mantenere le promesse per quanto riguarda la dotazione degli organici che da quindici sono passati a dieci posti per alcune maternità, pensionamenti e trasferimenti.
I risultati positivi sono stati possibili grazie anche alla collaborazione con la pediatria e con il persone che si occupa del reparto di terapia sub intensiva neonatale per bambini prematuri.

«Dobbiamo lavorare per consolidare e rilanciare la percezione positiva da parte dell'utenza verso il reparto – aveva detto l’Asl quando i dati non erano del tutto positivi – per questo abbiamo predisposto il corso con gli esperti del Mes
a cui parteciperà tutto il personale dell’ospedale e del territorio. Il materno infantile ha sempre avuto buoni risultati e quindi dobbiamo tenere in considerazione cosa ci dicono gli ultimi indicatori». L’obiettivo è stato centrato e con una certa soddisfazione viene presentato all’utenza.

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