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immagine di utero con girasoli che fanno riferimento al colore giallo simbolo dell'endometriosi
15 Mar 2024

Marzo 2024: l’endometriosi si combatte prima di tutto creando informazione

Dal 2014, Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza e sensibilizzazione sull’endometriosi, una malattia a carattere cronico causata dalla presenza di tessuto endometriale all’esterno della cavità uterina. Quest’anno, come ogni anno, voglio portare all’attenzione questa malattia potenzialmente molto invalidante e parlare delle iniziative che si stanno svolgendo in tutta Italia, ma anche chiudere con un messaggio positivo per le donne che ne soffrono.

La necessità di parlare dell’endometriosi nasce anche dalla sua scarsa conoscenza non solo tra le donne stesse, ma anche in parte nell’ambito medico, all’interno del quale ancora oggi, le diagnosi, avvengono con diversi anni di ritardo. In Italia, nonostante questa malattia colpisca circa il 15% delle donne italiane in età fertile, si stima che sia ancora conosciuta soltanto da una donna su due. Eppure, proprio in quest’ambito la conoscenza riveste una grandissima importanza, da una parte per permettere alla donna una corretta gestione dei sintomi, e dall’altra per informarsi sugli aiuti economici e su azioni di sensibilizzazione all’interno delle aziende, che permettano di evitare pregiudizi e problemi sul posto di lavoro. Tali azioni di sensibilizzazione sono più che mai necessarie, dal momento che tra i sintomi dell’endometriosi ricorrono spesso dolore pelvico, stanchezza cronica, mestruazioni particolarmente dolorose (non sempre trattabili con un analgesico), problemi legati alla digestione, dolori anche durante i rapporti sessuali, instabilità dell’umore e diversi altri sintomi, molto variabili da un caso all’altro. 

Sono interessanti i dati emersi dallo studio SWG presentato nell’articolo qui riportato de Il Sole 24 ore: “Il 51% delle intervistate individua nello smart working una delle principali soluzioni da adottare per favorire l’inclusione lavorativa, mentre il 33% chiede più giorni di congedo retribuito e il 32% chiede azioni di informazione finalizzate a promuovere un accesso più tempestivo e appropriato ai percorsi specifici di diagnosi e cura. Il 24%, vorrebbe avere un aiuto economico per sostenere le spese mediche e il 23% richiede azioni di sensibilizzazione interna per evitare pregiudizi. Questo perché per il 76% delle intervistate l’endometriosi incide sulla stabilità psicologica ed emotiva e per il 61% sulle performance lavorative, per il 47% sulle possibilità di carriera e per il 41% sui rapporti con colleghi e colleghe”. E ancora: “Quasi il 60% delle donne che ha il dubbio di essere affetta da endometriosi non ha mai effettuato una visita di controllo”.

Interessante menzionare quanto riportato nell’articolo su Carrefour Italia, che ha di recente implementato una Policy /Endometriosi che prevede un giorno al mese di congedo interamente retribuito per le donne che soffrono di questa patologia. Un esempio positivo che dimostra anche l’importanza di fare informazione su questi temi!

Ecco allora una carrellata di alcune iniziative di questo Marzo 2024:

Vorrei concludere questo articolo con un messaggio positivo: si può convivere con l’endometriosi, mettendo in pratica alcuni piccoli accorgimenti che dimostrano efficacia nel tenere i sintomi sotto controllo e mantenere una buona qualità di vita. È importante non sottovalutare i sintomi, come dolori forti durante le mestruazioni e durante i rapporti sessuali, ed è importante farsi visitare per trovare, insieme al personale medico, la giusta terapia e le giuste soluzioni.


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