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12 Mar 2024

L'Impegno contro l'HPV: Un passo avanti nella prevenzione, ma la battaglia continua

Da ginecologa, una delle responsabilità principali del mio lavoro è promuovere l'importanza della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse. Tra queste, l'HPV si distingue per la sua prevalenza e per le potenziali gravi ripercussioni sulla salute, motivo per cui è essenziale mantenere un dialogo aperto e informato su questi temi.

L'HPV (Papillomavirus Umano) è uno dei virus a trasmissione sessuale più diffusi al mondo, che rappresenta una delle principali sfide sanitarie globali, essendo la causa di patologie che vanno dai condilomi ano-genitali fino a forme severe di cancro. La sua elevata prevalenza e la facilità con cui si trasmette hanno reso indispensabile un'azione sanitaria mirata, focalizzata sulla prevenzione e sull'educazione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'HPV è anche uno dei virus a trasmissione sessuale più facilmente prevenibili, grazie all'efficacia dei programmi di vaccinazione e alle strategie di screening, che offrono strumenti potenti per ridurre significativamente il rischio di infezione e le sue complicazioni.

In Italia, grazie a strategie di prevenzione mirate, negli ultimi anni abbiamo assistito a una significativa riduzione dei casi di condilomi, particolarmente tra i giovani di 15-24 anni, un traguardo che testimonia l'efficacia delle campagne di vaccinazione iniziate oltre un decennio fa. A delineare il quadro, i dati della Sorveglianza sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, presentati lo scorso 4 marzo, durante un convegno in occasione della Giornata internazionale di sensibilizzazione sull’HPV. È possibile collegare questo calo alla diffusione del vaccino anti-HPV, che ha dimostrato di proteggere efficacemente contro i tipi di virus più comunemente associati a condizioni patologiche. Infatti, a seguito dell’introduzione del vaccino per le ragazze adolescenti dopo il 2013, il numero si è stabilizzato progressivamente e tra il 2018 e il 2021 si è osservata una riduzione del 30%, che arriva al 50% nei giovani di 15-24 anni. È sempre bene ricordare che il vaccino viene raccomandato anche ai maschi a partire dal 2013-2016.

Nonostante questi successi, il virus HPV continua a essere una minaccia significativa ed una sfida globale: ogni due minuti, nel mondo, una donna muore di cancro al collo dell’utero. Per questo rimane sempre necessario ricordare l'importanza cruciale di mantenere alte le coperture vaccinali e di promuovere gli screening regolari per la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e cancerose causate dall'HPV.

Ma allora, quali sono le azioni concrete per la prevenzione? Di seguito alcuni consigli pratici e fondamentali che vi guideranno nella prevenzione efficace.

1.    Vaccinati e fai vaccinare i tuoi figli!

  • I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i 9 sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV. In Italia sono raccomandati a partire dagli 11 anni di età e sono gratuiti, su chiamata attiva tramite l’invio di una lettera dal centro vaccinale della tua ASL. 
  • Sebbene sia ottimale vaccinarsi prima dell'inizio dell'attività sessuale, la vaccinazione può comunque offrire benefici in termini di prevenzione di nuove infezioni da HPV anche per chi è già sessualmente attivo. L'efficacia del vaccino può variare a seconda dell'età e della pregressa esposizione ai ceppi di HPV, ma rimane uno strumento importante di prevenzione contro il virus e le malattie correlate. 

2.    Aderisci ai programmi di screening cervicale gratuiti che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca del HPV-DNA! ​Le misure di salute pubblica in atto nel nostro paese per contrastare l’infezione e ridurre il cancro da essi causato comprendono oltre alla vaccinazione anche gli screening. Consulta le pagine informative della tua regione.

  • Dai 25 ai 33 anni, ricordati di fare il Pap test almeno una volta ogni tre anni. 
  • Dai 30 anni in su è raccomandato invece effettuare il test HPV ogni 5 anni - più sensibile e specifico del “Pap test”, è in grado di identificare con maggiore anticipo le donne ad alto rischio di sviluppare una lesione cancerosa. Se il Test HPV risulta positivo, allora dovrai sottoporti al Pap-test, che diventa quindi un esame di completamento (test di triage). Se il pap-test risulta negativo, dovrai ripetere l’esame HPV l’anno successivo, se invece positivo, dovrai sottoporti ad un esame chiamato colposcopia.
  • Anche le donne in menopausa dovrebbero continuare a sottoporsi all'esame, anche se non hanno più rapporti sessuali. 

3.    Tieniti informata e informa le persone intorno a te: La lotta contro l'HPV non si limita alla prevenzione tramite vaccinazione. È fondamentale anche un impegno collettivo per aumentare la consapevolezza sulla malattia, educare sulla trasmissione e sulle pratiche di prevenzione, e ridurre lo stigma associato alle infezioni trasmesse sessualmente. Qui ho raccolto una serie di link utili: 

Solo attraverso un approccio olistico, che combina prevenzione, educazione e cura, possiamo sperare di ridurre ulteriormente l'impatto dell'HPV sulla nostra società. Non è mai troppo tardi per proteggersi e prendere decisioni informate sulla propria salute sessuale e riproduttiva.


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